Tecnica
Fra le varie tecniche per realizzare un Bingata quella più seguita per ottenere un tessuto che diventerà un kimono è quella cosiddetta Katazome, in cui si utilizza un telaio ( simile ad uno stencil ) per stendere una colla di riso ( Nori ) sul tessuto ( generalmente seta ) ed dispingere poi con un pennello e colori ottenuti con siero di soia ( Gojiru ) negli spazi lasciati scoperti: l’aspetto finale del disegno si rivela solo alla fine della lavorazione quando viene sciolta la colla.
Ci sono due tipi di tecniche di tintura Bingata:
- tecnica Kata-zome: tinta con stencil (stampino)
- Tsutsugaki-zome: tinta a cilindro.
Un impasto viene messo sullo stencil o sul cilindro per coprire la parte che non deve essere tinta con i pigmenti o le tinte vegetali che vengono usati per colorare.
La tecnica Kata-zome viene usata principalmente per realizzare indumenti ( kimono ed obi ), mentre la tecnica Tsutsugaki-zome viene spesso adottata per realizzare Furoshiki ( teli utilizzati per avvolgere oggetti vari ), o, per esempio, sipari per spettacoli di danza di Ryukyu.
I Furoshiki realizzati in Bingata vengono spesso utilizzati nei matrimoni ed i temi più frequenti sono: “il pino” – “il bambù” – “la palma”; i sipari e le tende per gli spettacoli spesso riproducono il tema della “tartaruga” e della “gru”.
I metodi di tintura sono i seguenti:
- Uburu-gata: motivi su sfondo utilizzando le tecniche Someji-gata e Kaeshi-gata
- Someji-gata: tinta di motivi e sfondo contemporaneamente stendendo l’impasto una sola volta
- Kaeshi-gata: Tinta con metodo Hakuji-gata prima, e poi tinta dello sfondo stendendo l’impasto suio motivi
- Hakuji-gata: tinta dei motivi stendendo una sola volta l’impasto e lasciando lo sfondo bianco.
Sintesi del processo di lavorazione
Tecnica Katazome:
- Fabbricazione del telaio
- Disegno del motivo su carta
- Ritagio del motivo sul telaio sulla falsariga di quello sulla carta
- Aggiunta di una garza di seta al telaio per renderlo più resistente
- Raffinazione ulteriore del disegno ritagliato sul telaio
- Posa di un impasto colloso di riso ( Nori ) sul tessuto attraverso il telaio di cui prima: l’impasto attraversa i fori ritagliati sul telaio e aderisce così sul tessuto; quando il telaio viene tolto appaiono sul tessuto le zone dove non è passato l’impasto di riso: lì verrà applicato il colore.
- Realizzazione dei colori naturali basandosi su un liquido ottenuto con i semi di soia (Gojiru)
- Posa dei colori utilizzando appositi pennellini che vanno a dipingere negli spazi rimasti senza impasto di riso.
- Aggiunta delle sfumature per ottenere effetti tridimensionali.
- Fissaggio dei colori
- Lavaggio
- Ricopertura dei motivi attraverso l’impasto di riso per procedere alla tinta dello sfondo.
- Tinta dello sfondo
- Fissaggio del colore
- Passaggio del tessuto così tenuto al vapore.
- Lavaggio
- Procedura di rifinitura
- Ispezione della corretta applicazione dei colori.